lunedì 17 novembre 2014

Loculi ? No, grazie. Il Popolo degli alberi e dei giardini vuole a San Giorgio del Sannio ben Altro !

Al Sindaco del Comune di San Giorgio del Sannio

All'Ufficio Tecnico Comunale

Al CO.N.AL.PA.-Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio

Si avvicina nella natura e nell'anima la stagione della festa arborea, la festa di quelle creature che sono l'unico vero rimedio contro il dissesto idrogeologico, di cui purtroppo in Italia, nel ventunesimo secolo si muore.
Mentre a Taranto si fa la festa dei fitofori o della Foresta che cammina per la piantumazione di nuovi alberi, a Pescara si organizza la festa dell'albero.
Satriano di Lucania nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, gli uomini, da tempo immemore, si vestono da alberi per piantare nuovi alberi. L’origine della tradizione si è persa nel corso dei secoli. Impossibile e inutile scoprire chi per primo è diventato rumit, uomo vegetale, albero vagante.


Cose del genere per una cittadina delle foreste come la scrivente sono semplicemente IMPENSABILI a San Giorgio del Sannio (BN) dove il verde è solo un 'aspirazione onirica e dove si mutilano le chiome dei tigli secolari voluti sul viale e su via dei Sanniti da Napoleone Bonaparte! 
Sono anni che sostengo che invece anche in questo maledetto comune ogni nascituro deve poter avere il suo albero (come prevede una legge nazionale !
L'obbligo di piantare un albero per ogni neonato era già stato introdotto in Italia con una legge del 1992, a firma di Cossiga ed Andreotti. La legge n. 10 del 14 gennaio 2013 introduce alcune variazioni a quanto prescritto in precedenza come l'ottemperanza all'obbligo della piantumazione entro sei mesi dalla nascita. Ma , la legalità non è nelle attenzioni e negli obiettivi dell'Ente di San Giorgio del Sannio che troppo spesso la viola o la elude ignorandone con malafede la ratio!) e che si rivedano le politiche cimiteriali!
Le si rivedano nel senso che chi decide per la cremazione, abbia un luogo e un albero alle cui radici affidare le proprie ceneri ! 

Altro che loculi cimiteriali e relativo mercimonio da parte dell'Ufficio Tecnico del Comune, che spesso è sconfinato nell'illecito, come dimostrano denunce pubbliche e processi penali in corso.
Altro che Campi Elisi dissacrati da appetiti di profitto, da appalti e lavori artatamente non eseguiti a regola d'arte, da manufatti indecorosi, in grave stato di fatiscenza, pericolosi per la pubblica incolumità e offensivi della dignità imperitura di chi vi è deposto accanto, di cui, tuttavia, il Comune se ne frega altamente !  (A breve sarà pubblicato un video-dossier sullo stato a dir poco vergognoso del cimitero di Ginestra, simile ad un cantiere in stato di abbandono, circondato tra l'altro -e, contra legem - da "iper universi" e centri commerciali, volgari e seriali cattedrali del consumismo, del marketing ignaro di trionfi e valori, della pancia e del profitto sempre più spesso e sistematicamente, estorsivo della dignità umana...)

Meglio ancora sarebbe poter essere sepolti sotto un albero o, per essere più precisi, essere tumulati  nella nuda terra nella quale, presso ciascun defunto, poter far crescere un Albero. 

Premesso che la Legge 29 gennaio 1992, n. 113 prevede l'obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, a seguito della registrazione anagrafica; 
i Comuni, oltre alla messa a dimora delle piante, devono provvedere a comunicare alle famiglie il tipo di pianta loro assegnata ed il luogo esatto in cui essa è stata posta a dimora;
CHIEDO
AL SINDACO DI SAN GIORGIO DEL SANNIO:
dal 1992 ad oggi, dov'è nel Comune che amministra il sito dedicato al Bosco dei Neonati ? Ce lo può indicare ?

F.to Una discendente delle conifere,
Rosanna Carpentieri
che in proprio e quale coordinatrice del Comitato "Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia" nonchè in rappresentanza del "Popolo degli alberi e dei giardini di San Giorgio del Sannio"
CHIEDE espressamente 
al Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio di essere sostenuta in questa iniziativa proposta all' Ente Territoriale di residenza.

1 commento:

  1. Per la verità, la "Festa dell' albero" è una delle più antiche cerimonie nate in ambito forestale e rappresenta la celebrazione che meglio dimostra come il culto ed il rispetto dell'albero affermino il progresso civile, sociale, ecologico ed economico di un popolo.In epoca moderna la necessità di educare la popolazione al rispetto ed all'amore degli alberi anche attraverso una celebrazione si concretizzò per la prima volta in alcuni stati del Nord America intorno alla seconda metà dell'Ottocento quando, in conseguenza di spaventose inondazioni, larga parte del territorio fu colpita da disastrosi disboscamenti. Per questo motivo, nel 1872, il Governatore dello Stato del Nebraska, Sterling Morton, pensò di dedicare un giorno all'anno alla piantagione di alberi per creare una coscienza ecologica nella popolazione e per accrescere, così, anche il patrimonio forestale del proprio paese. Quel giorno fu chiamato Arbor day e la sua risonanza giunse anche in Europa dove trovò molti estimatori che diffusero l'iniziativa. In Italia la prima "Festa dell'albero" fu celebrata nel 1898 per iniziativa dallo statista Guido Baccelli. Nella legge forestale del 1923, essa fu istituzionalizzata nell'art. 104 che recita: "E' istituita la Festa degli alberi. Essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i Ministri dell'Economia Nazionale e dell'Istruzione Pubblica" con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l'amore per la natura e per la difesa degli alberi. La "Festa degli Alberi", oggi, mantiene inalterato il valore delle sue finalità istitutive che sono ancor più attuali di un secolo fa e rappresenta un importante strumento per creare una sana coscienza ecologica nelle generazioni future che si troveranno ad affrontare problemi ed emergenze ambientali sempre nuovi e su scala globale. Nel solco di questa bellissima iniziativa anche quest’anno il 21 novembre partirà il Progetto “ADOTTA UN ALBERO” con cui verranno messi a dimora giovani alberi nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici, nelle zone degradate dei centri urbani. L’edizione “ADOTTA UN ALBERO” di quest’anno vede al momento l’adesione di diverse associazioni e comitati tra cui: Respiro Verde Legalberi, l’associazione IX Maggio, Movimento Giovanile di resistenza verde Istinto Animale, l’associazione Puglia che Vai, l’associazione culturale teatrale CC210, l’associazione Memento Naturae, La Sana Verdura – Orto eco-sostenibile a Km0, Circolo della Decrescita Felice Bari. L’edizione “ADOTTA UN ALBERO” di quest’anno sarà dedicata all’attivista peruviano Edwin Chota, ucciso per difendere la Foresta Amazzonica dal disboscamento e dal traffico di droga nei suoi fiumi.
    Nulla di tutto questo a San Giorgio del Sannio, paese del cemento e dei LOCULI.

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