venerdì 26 settembre 2014

Demolizione edificio ex poste .Pericolo ed eventuale danno procurato alla salute e all’ambiente per dispersione di AMIANTO ! Istanza di accesso agli atti ex lege n. 241/90

Lettera aperta di ROSANNA CARPENTIERI
 

Al Prefetto di Benevento
Alla cortese attenzione della dr.ssa NUZZOLO Elvira


Agli organi di informazione

Io sottoscritta ROSANNA CARPENTIERI,
in proprio e nella qualità di coordinatrice del Comitato sangiorgese
Cittadini per la Trasparenza e la Democrazia, inoltro per la dovuta
conoscenza al Prefetto di Benevento l’istanza di accesso agli atti ai
sensi della legge n.241/90 indirizzata al sindaco e ai dirigenti dell’Ufficio
Tecnico del Comune di San Giorgio del Sannio e resa già disponibile agli
organi di informazione in data venerdì 23 settembre 2011 relativa al
pericolo di dispersione di microfibrille di amianto in via A. De Gasperi, a
seguito della demolizione dell’edificio dell’ex Poste intrapresa il
giorno precedente, in data 22 settembre 2011.
Nella mattinata del 23 settembre la scrivente si è recata sul posto per
documentare lo stato dei lavori di demolizione e constatava un edificio
smembrato con presenza di notevoli polveri di abbattimento, un cantiere non
identificabile, privo della cartellonistica informativa e di sicurezza
obbligatoria per legge, sulla cui vigilanza è competente la Polizia
Municipale.
Dal colloquio con gli ufficiali della centrale operativa del NOE apprendeva
che frattanto era stata disposta dal Luogotenente della locale Caserma
Carabinieri la sospensione dei lavori di abbattimento per la conclamata
presenza di amianto, segnalata da molti cittadini, notoria da anni e a
livello nazionale per quella tipologia di prefabbricati delle Poste
dismessi proprio per la loro insalubrità dovuta a presenza di asbesto (si veda in proposito causa di servizio per prepensionamento degli addetti postali) e
confermata dalla dott.ssa Barricella dell’A.R.P.A. Campania e dal dott.
Zucaro del Dipartimento di Prevenzione collettiva della locale A.S.L.
Di lì a poco intervenivano sul posto il dirigente dell’UTC Arch. Mario
FUSCO assieme a responsabili della ditta demolitrice i quali accedevano al
cantiere, non ancora interdetto e sottoposto sotto sequestro penale, e
sostenevano che non ci fosse amianto esibendo accertamenti
“negativi” dell’Arpac e non tutta la dcumentazione Arpac succedutasi negli anni
sulla cui base “non è posiblile escludere la presenza della fibra minerale,
in particolre nelle tubature e nella pensilina” .
E tuttavia, tra le 19,30 e le 20,30 dello stesso giorno 23.09.2011, mentre
la popolazione era impegnata in piazza in celebrazioni religiose, veniva
apposto all’interno del sito e sulla parte rimanente dell’edificio
parzialmente abbattutto delle Poste un cartello recante la seguente
dicitura: Attenzione, pericolo AMIANTO.
Cartello ridicolo se si considera che un danno immane alla salute e
all’ambiente già è stato arrecato a causa dell’avventata
demolizione che ha innescato una bomba ad orologeria ed ha creato la macabra realtà di un edificio contenente amianto sventrato con una demolizione criminale e alla chetichella e poi lasciato lì a disperdere amianto nei polmoni dei cittadini…(!), e se si pensa che un solo centimetro lineare puo’
contenere 335.000 fibrille di amianto che se esposte al vento sono estremamente dispersibili nell’aria ed altamente inalabili se si considera che le
fibre di amianto sono molto addensate ed estremamente sottili. 

Infatti se in un centimetro lineare è possibile disporre affiancati 250 capelli, oppure 500 fibre di lana, oppure 1.300 fibre di nylon, nello stesso centimetro è anche possibile disporre ben 335.000 fibre di amianto.
Ergo, non c’è mascherina che tenga! Ora purtroppo siamo sotto la spada
di Damocle delle malattie provocate dall’asbesto e dei loro tempi di
latenza e pertanto, bisogna urgentemente intervenire sulla struttura per metterla in sicurezza e bonificarla dal materiale killer.
Ci chiediamo perciò perchè i Carabinieri di San Giorgio, minimizzando il
problema, non abbiano provveduto a mettere sotto sequestro l’area dopo
le numerose telefonate che i cittadini hanno fatto al NOE…
Se consideriamo che i carabinieri hanno interpellato l’ASL e
successivamente il comune ha ritenuto di mettere il cartello indicante il pericolo
confermando la presenza di amianto, perchè l’area non è stata ancora
posta sotto sequestro penale preventivo a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria PER INOSSERVANZA ALLA NORMATIVA AMBIENTALE ?
Conosciamo purtroppo ” l’inerziale tendenza alla minimizzazione
della polizia giudiziaria territoriale” per le emergenze ambientali di San
Giorgio del Sannio, tra cui la pregressa dispersione di diossine a causa
dell’incendio del capannone Barletta del 2009 e, ne conosciamo – sulla
nostra pelle – le attuali conseguenze in termini di perdita irreversibile
del nostro stato di salute !
Ci corre obbligo segnalare anche un’altra grave anomalia in corso: oggi
27 settembre è giorno di mercato cittadino a San Giorgio del Sannio e non ci
risulta che via Alcide De Gasperi sia stata interdetta al mercato, ai
venditori e al pubblico nonostante ad un metro dal marciapiede insista
l’edificio sventrato interessato dall’asbesto.


Chiediamo l’immediata attivazione e della Prefettura e della
Magistratura in quanto, se il danno alla salute già è stato inferto, non possiamo di certo mettere in conto di dover impattare il vicolo cieco di una malattia
incurabile e letale come il cancro della pleura senza individuare
responsabili e assicurarli alla giustizia.

 
Di seguito si riporta l’istanza di accesso agli atti del 23.09.11. 
Si allega documentazione fotografica del 23 settembre 2011.
Con osservanza
 

Rosanna Carpentieri

 

"Ma si può essere incompetenti e criminali fino a questo punto??? E giocare
con la salute pubblica e l’ambiente ? Conoscete il principio di
precauzione? Ma quale tecnico e amministratore comunale ha disposto, assumendosene ogni responsabilità, l’abbattimento di una struttura in cui è verosimilmente presente amianto, come da denuncia del gruppo di opposizione consiliare Nuova San Giorgio e da dichiarazioni informali, acquisite
nell’immediatezza, di personale dell’Arpac e dell’ A.S.L., senza incaricare una ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti speciali ??? 

Vogliamo saperlo e ne abbiamo il diritto !
Tutto ciò è semplicemente vergognoso e illegale !!!
Con quale criterio normativo e quale gara di evidenza pubblica (conoscete
oppure ignorate, nel feudo sangiorgese, anche il codice dei contratti della
pubblica amministrazione ?) avete conferito l’incarico di dispersione
eventuale del micidiale asbesto ad una ditta, prescelta senza i necessari
requisiti ?

I cittadini alla luce di tutto ciò chiedono ai sensi della legge n. 241/90
il rilascio immediato entro e non oltre le prossime 24 h, di copia
integrale dei seguenti atti:

-pratica edilizia inerente la costruzione dell’edificio aperto al
pubblico da parte di Poste Italiane s.p.a. comprensiva di tutti gli allegati;
-rapporti tecnico – scientifici di sopralluogo e di prova dell’Agenzia
Regionale Protezione Ambientale inviati all’Ente nel 2002, nel 2004 e
in anni successivi
, attestanti la presenza di amianto particolarmente nella
pensilina e nelle tubature dell’immobile ;

-delibera di giunta o altro atto provvedimentale con cui è stato conferito l’incarico di demolizione della struttura ad una ditta non specializzata nella rimozione e nello smaltimento di rifiuti tossici speciali .
Contestualmente si richiede di sapere con comunicazione tempestiva in forma
scritta da inoltrare alla coordinatrice del comitato civico che si firma in
calce alla presente:

-le motivazioni a causa delle quali il cantiere non è stato neppure
opportunamente allestito in vista della demolizione e non è stata osservata
l’esposizione della cartellonistica di cantiere con tutte le
indicazioni obbligatorie per legge (comittente, ditta, inizio e fine lavori, etc.) ;

-le motivazioni per cui il sito potenzialmente pericoloso non è stato
interdetto al pubblico e/o non si è data pubblicità sul sito stesso alla
interdizione per il pericolo asbesto con cartelloni recanti la diicitura:
“pericolo amianto”;

-le motivazioni per cui sul sito, malgrado l’attuale sospensione dei
lavori, non vi è ancora traccia dei provvedimenti dell’autorità di polizia o
dell’Autorità Giudiziaria, con cui è stata ieri 22.09.2011 ordinata la immediata
sospensione della pericolosa demolizione.

Con la più ampia riserva.
San Giorgio del Sannio, 23.09.2011, h 19.30
La coordinatrice del Comitato Cittadini per La Trasparenza e la Democrazia
Rosanna Carpentieri

IL SEGUITO: DISTRIBUTORE D'ACQUA E GIOCHI PER BAMBINI SUL SITO CONTAMINATO !


 

IL VERGOGNOSO EPILOGO GIUDIZIARIO:





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